WELCOME TO THE FACTORY Polo di lavoro inclusivo per persone con disabilità e svantaggio sociale

Il lavoro mi ha permesso di esprimere le mie capacità nascoste e di offrire una parte di me agli altri. Grazie al web, inoltre, ho avuto la possibilità di conoscere varie realtà sociali e di mettere in luce i loro valori etici

Per me lavorare a Futura è essere inserita in un ambiente lavorativo utile anche agli altri dal punto di vista sociale.

Per me, lavorare a Futura significa dare importanza alla carriera, alle opportunità che la cooperativa può offrire, avere la possibilità di prender parte a progetti stimolanti, contribuire alla realizzazione di nuovi obiettivi. Futura è in crescita, la capacità di innovare non deve mai mancare.

Per me lavorare a Futura significa esprimere la mia passione per la pittura nel lavoro, dipingere per me è un modo per comunicare.

Per me, ogni giorno, la sfida vera non è adattare le persone agli schemi della produzione, ma umanizzare il lavoro per includere le persone e renderle partecipi, ognuno con le sue potenzialità, del risultato finale: e noi a Futura lo sappiamo fare.

Per me lavorare a Futura è una fetta di vita inciso a fuoco nella storia.

Il lavoro è per me un ottimo strumento per “evadere” per qualche ora dalla vita privata. Mi dà sempre l'opportunità di crescere, sia a livello professionale che umano. Permette, inoltre, di relazionarmi e di avere uno scambio di idee con i colleghi che altrimenti non avrei. Qui mi sento sempre parte di un gruppo.

Vedi lo sguardo che inizia piano piano a brillare. È l’evidenza che ciò che stiamo facendo migliora veramente la vita delle persone.

Sarò diretto presidente: mi spiega perché ci sono così poche persone con disabilità nei posti di lavoro? Perché non ci volete far lavorare? (Domanda tratta dall'intervista al presidente Gianluca Pavan "L'inclusione come idea di futuro")

A volte, mi dico, se non mi fosse capitato l’incidente, purtroppo, probabilmente non avrei mai scoperto la passione per la pittura.